Superbonus e primo SAL pagato dalla moglie: se il marito paga il secondo può chiedere la detrazione Irpef?

Superbonus e primo SAL pagato dalla moglie: se il marito paga il secondo può chiedere la detrazione Irpef?

DOMANDA

Ho chiesto il Superbonus a dicembre 2021. Richiesto cessione a Poste per primo SAL, regolarmente liquidato. Qualora mio marito condividesse le spese del secondo SAL, potrebbe chiedere la detrazione per le spese sostenute, ed io per quelle sostenute da me?

 

RISPOSTA

Gentile lettrice,

il decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio) relativamente al Superbonus, ha previsto la possibilità di effettuare la comunicazione di cessione del credito anche nello stato di avanzamento dei lavori.

In questo caso, come previsto dalle istruzioni alla compilazione della comunicazione di cessione pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, occorre indicare nel campo “Stato di avanzamento lavori”, il numero corrispondente al SAL.

Circa gli stati di avanzamento dei lavori successivi al primo, nella nuova comunicazione devono essere indicati, il protocollo telematico e l’anno di sostenimento della spesa riportati nella comunicazione relativa al primo SAL.

In merito al quesito posto, se suo marito pur in presenza dei requisiti previsti per usufruire dell’agevolazione fiscale, non ha partecipato al pagamento del primo SAL, da un punto di vista tecnico-procedurale potrebbe incorrere in possibili criticità in fase di invio telematico all’Agenzia delle Entrate relativamente all’opzione di cessione del credito dei pagamenti relativi alla comunicazione del secondo SAL.

Nel caso in cui suo marito volesse portare in detrazione le spese del secondo SAL nella propria dichiarazione dei redditi, potrà certamente recuperare l’agevolazione fiscale per le spese effettivamente sostenute nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla vigente normativa.

Lei potrà indifferentemente avvalersi della cessione a Poste per il secondo SAL, ovvero usufruire della relativa detrazione nella dichiarazione dei redditi per le spese effettivamente sostenute.

 

Cosa c’è da sapere sul Superbonus

Coloro che hanno diritto alle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, anche usufruendo del Superbonus 110%, sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione per la cessione del corrispondente credito a soggetti terzi, oppure per il contributo sotto forma di sconto, in base a quanto previsto dai provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate dell’8 agosto 2020, del 12 ottobre 2020 e del 12 novembre 2021.

L’opzione va comunicata esclusivamente in via telematica, a partire dal 15 ottobre 2020, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione.

Circa la comunicazione della cessione dei bonus edilizi, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che nel campo “Importo complessivo della spesa (nei limiti previsti dalla legge)” deve essere indicato l’importo delle spese sostenute in relazione al singolo SAL oggetto della comunicazione.

Relativamente agli stati di avanzamento dei lavori successivi al primo, ricordiamo che devono essere indicati il protocollo telematico e l’anno in cui si è sostenuta la spesa, riportati nella prima comunicazione (ovvero quella relativa al primo SAL).

 

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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