I datori di lavoro che intendono assumere un lavoratore domestico (colf, badante o baby sitter) devono regolarizzare il rapporto di lavoro.
50&PiùCaf offre assistenza a tutti i soggetti che intendono assumere collaboratori domestici e permette di regolarizzare e gestire il rapporto di lavoro.
50&PiùCaf supporta i datori di lavoro domestico nella gestione delle diverse fasi del rapporto lavorativo: dall’assistenza per la selezione della tipologia contrattuale, all’elaborazione mensile del prospetto paga, alla gestione di fine rapporto passando per tutti gli adempimenti amministrativi e burocratici.
Assistenza amministrativa nella gestione del rapporto di lavoro domestico:
– Individuazione dei livelli di inquadramento da applicare;
– Redazione lettere assunzione e licenziamento;
– Comunicazioni obbligatorie INPS;
– Prospetto paga mensile;
– Elaborazione trimestrale del PagoPa per il versamento dei contributi Inps e Cas.Sa.Colf;
– Conteggio di ferie, malattia, maternità, infortunio;
– Elaborazione e calcolo tfr;
– Certificazione sostitutiva dei redditi (CU).
Il servizio è rivolto ai soggetti che devono assumere un lavoratore domestico (colf, badante o baby sitter) o che hanno già un collaboratore assunto ma desiderano cambiare metodo di gestione.
L’assunzione di un collaboratore domestico va comunicata all’INPS 24 ore prima dell’inizio delle attività lavorative.
È possibile portare in deduzione i contributi previdenziali pagati per i collaboratori domestici e per gli addetti ai servizi di assistenza personale o familiare: colf, baby-sitter, assistenti delle persone anziane. Sono deducibili le somme effettivamente versate fino ad un importo massimo di € 1.549,37 annui. Tuttavia, non è deducibile l’intero importo, ma solo la quota a carico del datore di lavoro al netto della quota contributiva a carico del collaboratore domestico o familiare.
Le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale propria o di uno o più familiari, anche se non fiscalmente a carico del contribuente, nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, sono detraibili nella misura del 19%, se il reddito complessivo non supera 40mila euro. La detrazione deve essere calcolata su un ammontare massimo di spese pari a € 2.100.
I documenti necessari per la stipula di un contratto di lavoro domestico sono:
Datore di lavoro
- documento di riconoscimento in corso di validità
- codice fiscale/tessera sanitaria
- permesso di soggiorno (solo se extracomunitario)
Lavoratore:
- documento di riconoscimento in corso di validità
- codice fiscale/tessera sanitaria
- permesso di soggiorno (solo se extracomunitario)
- certificato di residenza o cessione di fabbricato (possono essere autocertificati)
Occorre inoltre indicare
- il numero di ore settimanali
- se il rapporto di lavoro è con regime di convivenza o a ore
- la tipologia di mansione che dovrà svolgere il lavoratore
Per informazioni, approfondimenti o per fare un calcolo della busta scrivi a collaboratorifamiliari@50epiu.it
I documenti vanno consegnati in fotocopia
È importante ricordare che va consegnata copia di tutta la documentazione
Potrebbe interessarti anche
-
Il genitore intestatario del mutuo di una abitazione acquistata per i figli, può usufruire della detrazione sugli interessi?
In caso di mutuo intestato a più soggetti ogni cointestatario può fruire della detrazione unicamente per la propria quota di interessi nei limiti previsti.
12 Novembre 2019 -
Spese per cure odontoiatriche: è possibile detrarle nel 730 se ho effettuato il pagamento in contanti?
Dall’anno d’imposta 2020 possono essere portate in detrazione solo le spese sanitarie sostenute con strumenti di pagamento tracciabili (ad esempio assegno, POS, bonifico bancario).
15 Maggio 2025