Superbonus 110%: la detrazione spetta anche al familiare del proprietario dell’immobile?

Superbonus 110%: la detrazione spetta anche al familiare del proprietario dell’immobile?

DOMANDA

Mio figlio, celibe e con me convivente, deve utilizzare il superbonus 110% per ristrutturare la casa comperata da poco. Poiché ha una capienza fiscale limitata, esaurita la sua capienza fiscale, posso continuare a sostenere io le spese di ristrutturazione e portarmele in detrazione fiscale? In pratica possiamo sostenere le spese in due e portarle in detrazione in due? Naturalmente ognuno per la propria quota di competenza. Grazie.

 

RISPOSTA

L’Agenzia delle entrate ha chiarito che sono ammessi a fruire della detrazione relativa al Superbonus 110%  anche i familiari del possessore o del detentore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) ai quali vanno aggiunti anche i conviventi di fatto, a condizione che sostengano anch’essi le spese per la realizzazione dei lavori.

In particolare, il Superbonus 110% estende il perimetro di condivisione familiare a patto che si tratti di conviventi con il possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento alla data di inizio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese ammesse alla detrazione se antecedente all’avvio dei lavori.

Al riguardo, si ricorda che la detrazione non spetta al familiare del possessore o del detentore dell’immobile nel caso di interventi effettuati su immobili che non sono a disposizione (in quanto locati o concessi in comodato).

Tornando al suo quesito se lei è suo figlio convivete nello stesso appartamento e tale condizione sussisteva fin dall’inizio dei lavori potrà usufruire del Superbonus per le spese da lei sostenute anche se l’immobile sul quale sono eseguiti i lavori è di proprietà di suo figlio, a condizione che l’appartamento di suo figlio sia effettivamente a vostra disposizione (cioè non deve essere locato, dato in comodato o abitato da terze persone).

In alternativa, se suo figlio non ha capienza per detrarre la spesa da lui sostenuta in dichiarazione dei redditi, potrà sempre valutare l’opzione di cedere il proprio credito d’imposta a un Istituto di credito a Poste Italiane o altro soggetto disponibile ad acquistarlo.

Cosa c’è da sapere sul Superbonus 110%

La rilevante novità prevista dall’art. 121 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020) è quella di consentire ai soggetti che sostengono le spese per alcuni interventi edilizi, compresi quelli finalizzati al risparmio energetico degli edifici, quelli antisismici e quelli ammessi al Superbonus, di optare, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione spettante in dichiarazione, alternativamente:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino ad un importo massimo pari al corrispettivo stesso. L’importo sarà anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione (cd. sconto in fattura);
  • per la cessione del credito corrispondente alla detrazione, con facoltà di successiva cessione ad altri Soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari (ad esempio Banche, Poste Italiane ecc.).

Grazie all’opzione per lo sconto in fattura l’acquirente potrà cedere al proprio fornitore l’importo del credito d’imposta relativo alla detrazione fiscale. In alternativa, se il fornitore non accetta di scontare la propria fattura, sarà possibile rivolgersi alla propria Banca oppure a un Ufficio Postale e proporre la cosiddetta “cessione del credito”. In questo modo potrà monetizzare immediatamente i benefici fiscali spettanti.

Per usufruire del Superbonus 110% il contribuente, dopo aver stipulato l’accordo di cessione con il proprio fornitore o la propria Banca/Posta è necessario rivolgersi a un CAF oppure a un Professionista abilitato.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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