Dichiarazione Redditi PF 2023: termine e scadenze

Dichiarazione Redditi PF 2023: termine e scadenze

Chi non ha fatto in tempo a presentare la dichiarazione Modello 730 per i redditi conseguiti nell’anno 2022, può ancora presentare il Modello Redditi Persone Fisiche 2023 entro il prossimo 30 novembre.

Sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi Modello Redditi PF i contribuenti che:

  • hanno conseguito redditi nell’anno 2022 e non rientrano nei casi di esonero;
  • titolari di partita IVA anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito.

In particolare, sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi:

  • i lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati (Certificazione Unica 2023), nel caso in cui l’imposta corrispondente al reddito complessivo superi di oltre euro 10,33 il totale delle ritenute subite;
  • i lavoratori dipendenti che direttamente dall’INPS o da altri Enti hanno percepito indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo, se erroneamente non sono state effettuate le ritenute o se non ricorrono le condizioni di esonero indicate nelle precedenti tabelle;
  • i lavoratori dipendenti a cui il sostituto d’imposta ha riconosciuto deduzioni dal reddito e/o detrazioni d’imposta non spettanti in tutto o in parte (anche se in possesso di una sola Certificazione Unica 2023);
  • i lavoratori dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto (per esempio collaboratori familiari, autisti e altri addetti alla casa);
  • i contribuenti che hanno conseguito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente (ad esclusione di quelli che non devono essere indicati nella dichiarazione – come le indennità di fine rapporto ed equipollenti, gli emolumenti arretrati, le indennità per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche se percepiti in qualità di eredi – quando sono erogati da soggetti che hanno l’obbligo di effettuare le ritenute alla fonte);
  • i lavoratori dipendenti e/o percettori di redditi a questi assimilati ai quali non sono state trattenute o non sono state trattenute nella misura dovuta le addizionali comunale e regionale all’IRPEF. In tal caso l’obbligo sussiste solo se l’importo dovuto per ciascuna addizionale supera euro 10,33;
  • i contribuenti che hanno conseguito plusvalenze e redditi di capitale da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM;
  • i docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, che hanno percepito compensi derivanti dall’attività di lezioni private e ripetizioni e che intendono fruire della tassazione sostitutiva, presentano anche il quadro RM del modello REDDITI Persone Fisiche 2023.

Anche se la scadenza per la presentazione della dichiarazione Modello Redditi PF 2023 è fissata al 30 novembre, il versamento delle imposte, ovvero del saldo e primo acconto Irpef, andava effettuato con Modello F24 entro lo scorso 30 giugno.

Chi non ha versato le imposte entro la scadenza prefissata, può regolarizzare la propria posizione attraverso l’utilizzo del ravvedimento operoso. Se la regolarizzazione avviene oltre i 90 giorni dalla data dell’omissione o dell’errore, la sanzione è pari 3,75% dell’imposta non versata, oltre agli interessi al tasso legale, che dal 01.01.2023 è pari al 5%.

Per quanto concerne l’acconto IRPEF, che è dovuto se l’imposta a debito supera i 52 euro, va versato:

  • in unica soluzione entro il 30 novembre 2023 se l’importo dovuto è inferiore ad euro 257,52;
  • in due rate, se l’importo dovuto è pari o superiore ad euro 257,52, di cui:- la prima, nella misura del 40%, entro il 30 giugno 2023 ovvero il 30 luglio 2023 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo;
    – la seconda, nella restante misura del 60%, entro il 30 novembre 2023.

L’eventuale credito IRPEF risultante dal Modello Redditi PF, può:

  • essere richiesto a rimborso, con tempi più lunghi rispetto al Modello 730;
  • utilizzato in diminuzione di imposte eventualmente dovute per l’anno in corso o per l’anno successivo (eccedenze).

Nell’ipotesi in cui il contribuente intenda, prima della scadenza del termine di presentazione, rettificare o integrare una dichiarazione Modello Redditi PF 2023 già presentata, deve compilare una nuova dichiarazione, completa di tutte le sue parti, barrando la casella “Correttiva nei termini”.

In tal modo è possibile esporre redditi non dichiarati in tutto o in parte ovvero evidenziare oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione, non indicati in tutto o in parte in quella precedente.

I contribuenti che presentano la dichiarazione per integrare la precedente devono effettuare il versamento della maggiore imposta, delle addizionali regionale e comunale eventualmente dovute.

Se dal nuovo Modello Redditi risulta un minor credito dovrà essere versata la differenza rispetto all’importo del credito utilizzato a compensazione degli importi a debito risultanti dalla precedente dichiarazione.

Se dal nuovo Modello Redditi risulta, invece, un maggior credito o un minor debito la differenza rispetto all’importo del credito o del debito risultante dalla dichiarazione precedente potrà essere indicata a rimborso, ovvero come credito da portare in diminuzione di ulteriori importi a debito.

Cosa succede se mi accorgo di un errore nel Modello 730/2023 già trasmesso all’Agenzia delle Entrate?

È possibile integrare il Modello 730 già trasmesso all’Agenzia delle Entrate, se dall’integrazione della dichiarazione ne consegue un maggior credito o un minor debito, presentando a scelta del contribuente:

  • il Modello 730 integrativo, entro il prossimo 25 ottobre, esibendo ad un CAF o professionista abilitato la documentazione necessaria per il controllo della conformità dell’integrazione che viene effettuata (o tutta la documentazione, se l’assistenza sul modello 730 originario era stata elaborata dal sostituto d’imposta);
  • il Modello Redditi PF 2023 correttiva nei termini entro il 30 novembre, oppure Modello Redditi PF 2023 dichiarazione integrativa entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo;
  • il Modello Redditi PF entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. In quest’ultimo caso, l’importo a credito potrà essere utilizzato in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 241/1997, per eseguire il versamento di debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
 Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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