Ristrutturazione edilizia 2021: quali documenti si devono presentare per ottenere la detrazione fiscale?

Ristrutturazione edilizia 2021: quali documenti si devono presentare per ottenere la detrazione fiscale?

DOMANDA

Buongiorno,

ho eseguito lavori di ristrutturazione edilizia nel 2021, in parte dopo il 12 novembre. Quali sono i documenti che devo presentare al vostro CAF per la detrazione fiscale, nessuno sconto o cessione? E per i mobili acquistati nel corso della ristrutturazione?

 

RISPOSTA

Gentile Lettore,

i controlli sui documenti di spesa per l’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione annuale dei redditi, modello 730 sono quelli previsti dalla Circolare n.7/2021 per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Nel suo caso, per tutte le spese di ristrutturazione sostenute nell’anno 2021, in alternativa alla detrazione Irpef, potrà cedere il relativo credito del 50% ad un istituto, sia esso una banca, una compagnia di assicurazione oppure le Poste. Anche in questo  caso è sempre necessario che le spese risultino pagate con il bonifico dedicato. Inoltre è necessario esibire l’asseverazione di congruità delle spese sostenute da parte del tecnico abilitato (es. geometra, ingegnere, architetto) e richiedere al CAF l’apposizione del visto di conformità se le spese complessivamente sostenute risultano superiori a 10.000 euro e sempre che l’intervento non sia in “edilizia libera”.

A tal fine ricordiamo che il 7 aprile 2022, è l’ultimo giorno fissato dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate n.35873 del 3 febbraio 2022 per l’invio delle Comunicazioni di cessione del credito previste per le spese sostenute nel 2021.

Inoltre, in presenza delle condizioni per usufruire anche del Bonus mobili, la data entro cui si possono acquistare i beni agevolati è stata prorogata al 31 dicembre 2024. La legge non prevede alcun vincolo temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni. Tuttavia, la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

Cosa c’è da sapere sulla ristrutturazione edilizia 2021

 

La legge 30 dicembre 2021, n. 234 (c.d. legge di bilancio 2022), entrata in vigore il 1° gennaio 2022, nel recepire le novità introdotte dal D.L. n. 157/2021 (c.d. decreto “Antifrodi”, abrogato dall’art. 1, comma 41, della legge di bilancio, ma i cui effetti sono stati fatti salvi) ha prorogato per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024, la facoltà di optare per la cessione del credito relativo alla detrazione spettante o per lo “sconto in fattura” di cui all’art. 121 del D.L. 34/2020.

Nei casi in cui il beneficiario intenda avvalersi di una delle suddette opzioni, la legge di bilancio, al fine di arginare possibili abusi, ha esteso anche alle detrazioni edilizie ordinarie, tra cui l'”Ecobonus”, il “Sismabonus” e il “Bonus ristrutturazioni”, l’obbligo per gli interventi rientranti nel c.d. Superbonus 110%, di dotarsi del visto di conformità e dell’asseverazione della congruità delle spese sostenute, fatti salvi gli interventi minori (comunque diversi da quelli rientranti nel c.d. Bonus facciate), intendendosi per tali gli interventi classificati come attività di edilizia libera e quelli di importo complessivo non superiore a 10.000 euro.

Per gli interventi ammessi ai bonus diversi dal Superbonus 110%, l’obbligo del visto e dell’asseverazione è stato infine previsto anche in caso di cessione delle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nell’anno 2020, il cui accordo di cessione sia stato perfezionato a decorrere dal 12 novembre 2021.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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