Spese sanitarie e finanziamento: posso portarle in detrazione nella dichiarazione del 730/2022?

Spese sanitarie e finanziamento: posso portarle in detrazione nella dichiarazione del 730/2022?

DOMANDA

Ho effettuato un ciclo di cure dentarie il cui costo non era alla mia portata. La struttura sanitaria mi ha acceso un finanziamento presso la Compass per agevolare le spese sanitarie, con inizio delle rate da novembre 2021 e fino ad ottobre 2022. La struttura sanitaria, dove sto facendo le cure, mi ha rilasciato una fattura datata ottobre 2021 comprendente l’intero importo e con motivazione: “Finanziamento Compass”.

Domanda: – come devo regolarmi nella dichiarazione del 730/2022 per non perdere nulla della detrazione?
Dichiarare le due rate pagate a Novembre e Dicembre 2021 e le restanti nel 2022 o posso porre in detrazione l’intero importo? Nella speranza di una risposta, ringrazio e distintamente saluto.

 

RISPOSTA

Gentile Lettore,

ai fini della fruizione del beneficio fiscale previsto in caso di finanziamento di spese sanitarie, ferma restando l’osservanza del “principio di cassa” in base all’anno  di emissione del documento fiscale di spesa, modalità e tempistiche di pagamento sono poi irrilevanti.

Nel suo caso la fattura rilasciata dalla struttura sanitaria con l’attestazione della società finanziaria che evidenzia l’importo complessivo delle rate pagate a far data dall’anno d’imposta 2021  saranno sufficienti a giustificare la detrazione fiscale della spesa nel modello 730/2022 redditi 2021.

Resta inteso che per fruire della detrazione, l’onere complessivo dovrà rimanere a suo effettivo carico, ovvero, non dovrà essere rimborsato per effetto di premi o contributi dedotti dal suo reddito e relativi ad assicurazioni o a casse sanitarie.

 

Cosa c’è da sapere sulle spese sanitarie:

le spese sanitarie rimborsate si considerano rimaste a carico se contributi o premi assicurativi versati non hanno determinato alcun beneficio fiscale in termini di detrazione d’imposta o di esclusione dal reddito. Si considerano rimaste a carico, per esempio, le spese sanitarie rimborsate o direttamente sostenute da assicurazioni:

  • per effetto di premi di assicurazioni sanitarie versati dal contribuente, per i quali non spetta alcun beneficio;
  • a fronte di premi per assicurazioni sanitarie stipulate dal sostituto d’imposta (datore di lavoro) o pagati dallo stesso con o senza trattenuta a carico del dipendente (che hanno concorso alla formazione del reddito).

Se, invece, contributi e premi danno diritto alla detrazione Irpef o sono deducibili dal reddito complessivo, le spese sanitarie sostenute e rimborsate per effetto di tali assicurazioni non consentono alcuna detrazione.

In questo caso, non è rilevante la circostanza che il contribuente si sia effettivamente avvalso o meno delle detrazioni o delle deduzioni spettanti (circolare n. 54/2002).

In quest’ultimo caso, gli importi eventualmente detratti dal contribuente in anni precedenti e successivamente rimborsati vanno dichiarati con il modello 730 (rigo D7), o Modello Redditi PF (sezione III – quadro RM) e assoggettati a tassazione separata a titolo di acconto del 20% in base alla lettera n-bis, comma 1, articolo 17, Tuir, salvo opzione per la tassazione ordinaria se questo risulta più favorevole per il contribuente.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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