Modello 730/2021: obbligo di tracciabilità per le detrazioni Irpef del 19%

Modello 730/2021: obbligo di tracciabilità per le detrazioni Irpef del 19%

Obbligo di tracciabilità per il pagamento delle spese che prevedono una detrazione Irpef del 19%: da quelle per le prestazioni sanitarie, a quelle per la palestra dei figli e per il veterinario.

La stagione della dichiarazione dei redditi 2021 (anno d’imposta 2020) si avvicina.

Il modello 730, come lo scorso anno, potrà essere presentato al CAF o al professionista abilitato, o anche dal contribuente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, entro il termine ultimo del 30 settembre 2021.

E’ opportuno attivarsi quanto prima se si vuole ricevere il rimborso nel cedolino paga del mese di luglio (agosto per i pensionati), tirando fuori dal cassetto gli scontrini fiscali per l’acquisto dei medicinali, le fatture e i pagamenti delle spese detraibili.

Non tutti sanno, però, che dall’anno 2020 per ottenere la detrazione del 19% occorreva pagare le spese con strumenti tracciabili come moneta elettronica, bonifici e assegni.

La Legge di bilancio per l’anno 2020, per favorire l’utilizzo dei sistemi elettronici di pagamento, come misura di contrasto all’evasione fiscale, ha infatti introdotto l’obbligo di pagamento con strumenti tracciabili.

L’obbligo riguarda la gran parte delle detrazioni al 19% previste dall’articolo 15 del Testo unico sulle imposte sui redditi (Tuir). Si tratta, ad esempio, delle spese per istruzione, spese funebri, spese per l’assistenza personale, spese per attività sportive per ragazzi, spese per intermediazione immobiliare, spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede, erogazioni liberali, spese veterinarie, spese per premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, spese per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

Fanno eccezione solo le spese per l’acquisto di medicinali, che danno diritto alla detrazione, e le spese sanitarie purché effettuate presso strutture pubbliche o strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Per tutte le spese detraibili con obbligo di tracciabilità del pagamento, la detrazione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario, postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili.

Per poter usufruire della detrazione fiscale il contribuente deve essere in possesso anche della ricevuta della transazione oppure esibire copia della contabile bancaria, dell’assegno, del bollettino postale. In mancanza della documentazione attestante il pagamento, l’Agenzia delle Entrate con la Risposta all’interpello n°431/2020 presentato da un contribuente, ha chiarito che l’utilizzo del mezzo di pagamento «tracciabile» può essere attestato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale da parte del percettore delle somme che ha ceduto il bene o effettuato la prestazione di servizio.

E’ necessario quindi controllare attentamente la documentazione per non correre il rischio di perdere il diritto al benefico fiscale, o in caso di controllo dell’Agenzia delle Entrate incorrere in accertamenti e sanzioni.

Visto il rilevante impatto per la quasi totalità dei contribuenti, considerata anche l’emergenza sanitaria ancora in atto nel nostro Paese, la Consulta nazionale dei CAF ha richiesto al Ministero delle Economie e Finanze di prorogare al prossimo anno l’entrata in vigore della norma, in quanto la stessa colpisce soprattutto le persone più anziane, che non hanno confidenza con i pagamenti elettronici e che non hanno saputo della sua entrata in vigore.

Ad oggi, le possibilità di un ripensamento del Legislatore sono veramente poche e pertanto dovremmo abituarci alle nuove regole, ricordandoci di effettuare sempre i pagamenti delle spese detraibili con sistemi di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito, assegni bancari e circolari, MAV e pago PA).

Le risposte alle domande più frequenti.

E’ sempre necessario esibire la “prova” del pagamento tracciabile?
L’Agenzia delle entrate ha chiarito che è possibile esibire la sola Fattura o Ricevuta Fiscale a condizione che il Soggetto emittente abbia apposto l’annotazione del metodo di pagamento utilizzato (ad esempio la dicitura “Pagato con Bancomat” apposta sulla Fattura rilasciata dal nostro Medico specialista al momento dell’emissione).

Se il pagamento è stato fatto con il Bancomat di un’altra persona la spesa è detraibile?
La risposta è affermativa. L’Agenzia ha chiarito che la spesa può considerarsi sostenuta dal contribuente al quale è intestata la Fattura o la Ricevuta e non rileva l’esecutore materiale del pagamento, che può essere regolato nei rapporti interni tra le parti.

Nel caso in cui smarrisco la ricevuta del pagamento elettronico e nella Fattura non è annotato il metodo di pagamento ho perso la detrazione?
No. E’ possibile esibire anche copia della contabile bancaria che evidenzia il pagamento oppure è possibile rivolgersi alla Struttura Sanitaria o al Medico per far annotare sul documento di spesa il metodo tracciabile. Ad esempio il nostro Odontoiatra potrà annotare sulla Ricevuta la dicitura “Pagata con Bancomat” per non farci perdere la detrazione. L’annotazione non può mai essere fatta dal contribuente ma solo dal soggetto emittente.

Sono detraibili le spese effettuate utilizzando lo smartphone?
Sono detraibili le spese effettuate tramite app di smartphone a condizione che il pagamento sia tracciabile e che sia garantita l’identificazione del suo autore al fine di consentire eventuali controlli; il contribuente è inoltre tenuto a conservare ed esibire il documento fiscale che attesti l’onere sostenuto e l’estratto del conto corrente della banca a cui l’Istituto di moneta elettronica è collegato. Se da tale documento non si evincono tutte le informazioni necessarie, serve anche la copia delle ricevute dei pagamenti presenti nell’app.


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Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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