Rimborso 730: in quali casi il credito viene restituito a rate

Rimborso 730: in quali casi il credito viene restituito a rate

DOMANDA

Buongiorno, ho sempre avuto il rimborso del 730 in un’unica soluzione nella busta paga di giugno. Quest’anno senza essere avvisata l’operatrice delle buste paga lo ha diviso in quattro rate dicendo che avendo io un’Irpef bassa durante l’anno la normativa 730 dice che deve essere diviso in più rate. Ora è vero questo? E poi era suo dovere avvisare me tramite il datore che non avrei ricevuto l’intera somma dovuta del rimborso? Mi sono trovata in grande difficoltà per questa sua omissione. Grazie

 

RISPOSTA

Gentile lettrice,

può anche accadere che il sostituto d’imposta non rimborsi la totalità del credito del risultato contabile della dichiarazione 730 (modello 730-4).

Questa particolare casistica si verifica se i crediti che derivano dal modello 730-4 che il sostituto d’imposta deve rimborsare sono superiori alle ritenute che il sostituto stesso deve complessivamente versare all’Erario.

Di conseguenza, in presenza di una pluralità di aventi diritto, cioè nell’ipotesi in cui vi siano più contribuenti a credito, i rimborsi devono avere una cadenza mensile in percentuale uguale per tutti i soggetti sostituiti, determinata dal rapporto tra l’importo globale delle ritenute da operare nel singolo mese nei confronti di tutti i percipienti, compresi quelli non aventi diritto al rimborso, e l’ammontare complessivo del credito da rimborsare.

Pertanto, in riferimento al suo quesito, possiamo confermarle che il suo sostituto, in base alle disposizioni vigenti, le rimborserà il credito residuo nei mesi successivi scomputandoli a sua volta dalle ritenute a proprio debito e di tale evenienza era tenuto a darle notizia contestualmente all’erogazione della prima rata di rimborso.

 

Cosa c’è da sapere sul rimborso 730

Il processo di assistenza fiscale non ha subito variazioni sostanziali e restano confermate le disposizioni emanate con la Circolare del 12 marzo 2018 n. 4/E e la Circolare del 25 gennaio 2019 n. 3/E. Ne consegue che per tutti i Sostituti d’Imposta, il CAF invia all’Agenzia delle entrate il modello 730 unitamente al prospetto di liquidazione Modello 730-4.

Il conguaglio del “credito” (rimborso 730), viene effettuato sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero il risultato contabile 730-4 scaturito dal modello 730/2022. Stessa tempistica anche per le operazioni di conguaglio a debito.

Se entro la fine dell’anno non è stato possibile effettuare il rimborso, il datore di lavoro è tenuto a comunicare all’interessato, utilizzando le stesse voci contenute nel modello 730-3 della dichiarazione 730, gli importi ai quali lo stesso ha diritto provvedendo anche a indicarli nella relativa certificazione (Modello CU).

Questi importi potranno essere fatti valere dal contribuente nella successiva dichiarazione o nella prima dichiarazione utile presentata se l’anno successivo, ricorrendo le condizioni di esonero, il contribuente non presenta la dichiarazione dei redditi.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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