Modello 730/2023: novità, istruzioni e scadenza

Modello 730/2023: novità, istruzioni e scadenza

Il Modello 730/2023 racchiude numerose novità: se da un lato, non sono cambiate le regole e i termini di presentazione del Modello 730 ordinario e precompilato, lo stesso non può dirsi per i calcoli delle imposte da pagare o a credito che risentono delle tante novità fiscali che sono state introdotte nel 2022.

Tra le novità di quest’anno ci sono le nuove regole sull’IRPEF e sulle detrazioni per lavoro dipendente e per i figli a carico. Inoltre, non mancano le novità per il quadro E, dedicato alle detrazioni per oneri e spese, tra le quali in particolare la detrazione del superbonus del 110%, per il quale occorre tener conto delle ripetute modifiche che ha subito durante tutto il 2022. Vediamo di seguito le principali novità.

Il Modello 730/2023 interessa una vasta platea di contribuenti, in particolar modo, i lavoratori dipendenti e i pensionati. Per costoro sono cambiate radicalmente le regole di calcolo dell’IRPEF a seguito della miniriforma introdotta a partire dal 1° gennaio 2022.

Fino al 31/12/2021 erano infatti in vigore cinque scaglioni IRPEF con aliquote al 23, 27, 38, 41 e 43 per cento. Dal 1° gennaio 2022, invece, i cinque vecchi scaglioni sono diventati quattro con aliquote al 23, 25, 35 e 43%. In pratica, il terzo e quarto scaglione di prima, rispettivamente tra 28.001 e 55.000 euro (aliquota 38%) e da 55.001 a 75.000 euro (aliquota 41%), si “fondono” in un unico terzo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro tassato al 35%, mentre da 50.001 euro in su abbiamo un nuovo quarto (e ultimo) scaglione con aliquota sempre al 43%.

Si ricorda anche che, a partire dal 1° gennaio 2022, è passato da 28.000 a 15.000 euro il limite di reddito per beneficiare del trattamento integrativo nella misura annua di 1.200 euro. Ricordiamo che il trattamento integrativo viene riconosciuto anche se il reddito complessivo è compreso tra 15.000 e 28.000 euro.

Per la quota restante e fino al limite massimo di 28.000 euro è necessario calcolare la differenza tra l’imposta lorda e la somma di alcune detrazioni fiscali spettanti (carichi di famiglia, spese sanitarie, alcuni oneri pluriennali sostenuti fino al 2021 ecc.).

Sono cambiate anche le detrazioni per lavoro dipendente e pensione. Per i lavoratori dipendenti, è stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro.

Per i pensionati, è stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro.

La novità di maggiore impatto riguarda le nuove regole per determinare le detrazioni per figli a carico. Com’è noto dal 1° marzo 2022 è entrato in vigore l’Assegno Unico Universale che in pratica racchiude in una sola misura tutti i bonus economici, fiscali e non, destinati ai figli, comprese le detrazioni IRPEF.

Dal 1° marzo 2022 per i figli minorenni, e per i maggiorenni (a certe condizioni) fino a 21 anni, le detrazioni spettanti sul carico fiscale non vengono più applicate per via appunto della presenza dell’Assegno Unico. Non viene invece toccato il comparto delle altre detrazioni al 19% applicate sulle spese materiali sostenute per i figli (quindi quelle per medicinali, cure, scuola, università, sport, ecc.).

Infine, per i ragazzi dai 22 anni in su, cioè quando cessa l’erogazione dell’Assegno Unico, se il figlio è sempre nella condizione di essere fiscalmente a carico, ricominciano ad essere applicate le vecchie detrazioni.

 

Modello 730/2023: tutte le novità

Vediamo ora le principali novità della dichiarazione dei redditi che si presenta nel corrente anno per i redditi 2022.

Detrazione barriere architettoniche

Si tratta una detrazione applicata al 75% sugli importi sostenuti nel 2022 (ma prorogata anche per gli anni 2023-2025) per eseguire lavori di superamento/rimozione delle barriere architettoniche (ad esempio l’installazione di un montascale, oppure i lavori svolti per facilitare l’accessibilità delle persone anziane nell’immobile) che può essere recuperata in 5 rate nella dichiarazione dei redditi.

Detrazione affitto giovani

La detrazione sul canone di affitto (pari a 991,60 euro) applicata se il reddito complessivo del giovane non supera quota 15.493,71 euro  viene estesa dopo il compimento dei 30 anni, ma cessa nel momento in cui se ne compiono 31. In più, se il 20% del canone annuo supera 991,60 euro, ma comunque non supera 2.000 euro, il giovane può detrarre direttamente quel 20% anziché 991,60 euro.

Social Bonus

Per le erogazioni liberarli effettuate nel 2022 a vantaggio di enti del Terzo Settore impegnati in progetti di recupero su beni mobili/immobili pubblici o confiscati alla criminalità organizzata, viene applicato un credito d’imposta nella misura del 65 o 50% dell’erogazione (a seconda di chi sia il donante, se persona fisica o ente no profit).

Per coloro che invece, devono detrarre le spese sostenute per il Superbonus del 110% la compilazione della dichiarazione è alquanto articolata e complessa: è necessario effettuare una serie di verifiche sulla documentazione per le quali è sempre consigliabile rivolgersi ad un Professionista abilitato oppure ad un CAF.

Non cambiano, invece, le modalità e i termini di presentazione del Modello 730/2023.

Per la presentazione, il contribuente può servirsi della dichiarazione precompilata che può inviare direttamente entrando nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure se non si vuole incorrere in un errore, delegando un CAF o un professionista.

Per coloro che decidono in autonomia di presentare la dichiarazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, soltanto se accettano il 730 Precompilato senza modifiche verranno esonerati dai controlli per le spese detraibili e deducibili inserite all’interno del Quadro E, fermo restando la possibilità che l’Agenzia possa effettuare i controlli sugli altri quadri della dichiarazione, inclusi i redditi indicati nella Certificazione Unica.

In caso di modifica del Modello 730 precompilato scattano, invece, i controlli sui dati che sono stati variati. A questo proposito è importante ricordare che per gli oneri detraibili la detrazione fiscale, salvo alcune eccezioni, spetta soltanto a condizione che il pagamento sia stato effettuato con metodo “tracciabile”.

Di conseguenza se vengono inseriti nella dichiarazione altri oneri come, ad esempio, le spese per visite specialistiche in strutture private, spese di istruzione, per asilo nido o spese veterinarie, è necessario reperire la copia del pagamento (la ricevuta del bancomat o della carta di credito, la copia dell’assegno, il bollettino pagato alla posta ecc.).

Per quanto riguarda infine i termini di presentazione, occorre ricordare che quest’anno la scadenza per la presentazione del Modello 730/2023 è fissata al 2 ottobre 2023.

Gli esperti di 50&PiùCaf che rispondono alle vostre domande sono:
Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

Potrebbe interessarti anche

Cerca articoli per categoria
Hai bisogno di consulenza e assistenza fiscale?
Convenzione aziendale
Le esigenze dei dipendenti sono una delle priorità delle aziende

Per questo molte organizzazioni mettono a disposizione dei collaboratori forme di welfare aggiuntivo. Ti proponiamo una convenzione con condizioni economiche vantaggiose e un’assistenza dedicata

Collabora con noi
Sei un professionista di settore e vuoi ampliare la gamma dei servizi da offrire ai tuoi clienti?

Per fidelizzare i tuoi clienti puoi affidarti ad un partner professionale senza fare investimenti. Offriamo le migliori soluzioni in ambito fiscale e previdenziale a vantaggio dello studio professionale di dottori commercialisti, consulenti del lavoro ed esperti contabili.