Esenzione IMU per le Forze dell’Ordine: sono tenuto all’obbligo dichiarativo al Comune per usufruirne?

Esenzione IMU per le Forze dell’Ordine: sono tenuto all’obbligo dichiarativo al Comune per usufruirne?

DOMANDA

Buongiorno,
ho un appartamento che è stato locato fino al 28 di aprile data in cui ne sono rientrato in possesso a tutti gli effetti e in quanto appartenente alle Forze dell’ordine, pur non avendo la residenza, ho provveduto a richiedere al comune di riferimento l’esenzione IMU. La domanda che pongo è la seguente: l’acconto da pagare entro il 16 giugno come deve essere calcolato? Ad oggi non so ancora se entro l’anno verrà concesso nuovamente in locazione. Devo effettuare l’acconto calcolato su 4 mesi o faccio il pagamento in un’unica soluzione? Grazie per l’esaustiva risposta che sicuramente mi fornirete.

 

RISPOSTA

Gentile lettore,

per il personale in servizio permanente delle Forze armate, delle Forze di Polizia a ordinamento sia militare che civile, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e per gli appartenenti alla carriera prefettizia, è prevista un’agevolazione IMU che non richiede la residenza anagrafica né la dimora abituale nell’immobile. Tale beneficio può essere riconosciuto per un solo immobile, accatastato (o accatastabile) come unica unità immobiliare, a condizione che non rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9 e non sia concesso in locazione e che il contribuente non stia già beneficiando dell’esenzione IMU su un diverso immobile.

Venendo al suo quesito, si rileva che, se l’appartamento è stato da lei locato fino al 28 aprile 2025, e dal 29 aprile ne è rientrato in possesso, in base all’art. 13, comma 2 del D.L. 201/2011, per tale categoria,  risulterebbe possibile beneficiare dell’ esenzione IMU sull’abitazione principale, anche in assenza di residenza anagrafica.

Si conferma che per beneficiare dell’esenzione, è obbligatorio presentare la Dichiarazione IMU al Comune, per comunicare la variazione, ovvero, il cambio di destinazione d’uso (da locato a non locato e rientrante nell’esenzione Forze dell’Ordine) a partire dal 29 aprile.

Visto che non è ancora a conoscenza se l’immobile verrà nuovamente locato entro l’anno, la soluzione più corretta sarà versare l’acconto IMU per il primo semestre calcolato sul periodo non coperto dall’esenzione. Se deciderà di locare nuovamente l’immobile entro l’anno, dovrà ricalcolare il saldo IMU per i mesi successivi alla nuova locazione e versarlo entro il 16 dicembre. Se invece, l’immobile non verrà concesso più in locazione, l’esenzione continuerà ad applicarsi e non dovrà versare il saldo 2025.

 

Cosa c’è da sapere su esenzione IMU e Forze dell’Ordine

La Legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019, art. 1, comma 741, lettera c) ha stabilito che un singolo immobile posseduto dal personale militare – a patto che non sia concesso in locazione – è considerato abitazione principale e quindi, esente dall’IMU.

In passato, ci sono stati parecchi dubbi sull’obbligatorietà di presentare la dichiarazione IMU per beneficiare di questa agevolazione. L’esenzione era stata introdotta da diverse normative nel tempo (come il DL 102/2013 e la Legge di Stabilità 2014), ma non sempre era esplicitamente indicato l’obbligo di dichiarazione a pena di decadenza.

Con la nuova IMU introdotta dalla Legge di Bilancio 2020, la normativa ha precisato che la dichiarazione deve essere presentata “in ogni caso”. Tale principio rispecchia anche quanto previsto dallo Statuto del Contribuente, il quale valorizza il rapporto di reciproca lealtà e cooperazione tra il contribuente e l’Amministrazione finanziaria.

La Corte di Cassazione, con la sentenza 28931/2023, ha chiarito che la prescrizione dichiarativa contenuta nel DL. 102/2013 è ancora pienamente valida, non essendo mai stata abrogata in modo espresso. La Cassazione ha ulteriormente specificato che il contribuente è esonerato dall’obbligo dichiarativo solo quando le informazioni necessarie per calcolare l’imposta sono già facilmente reperibili dal catasto o dal MUI (il modello unico informatico per le volture immobiliari).

Tuttavia, in tutti gli altri casi – e specialmente quando ci sono elementi che portano a una riduzione dell’imposta, come appunto un’esenzione – l’onere di presentare la dichiarazione persiste.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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