Saldo IMU 2025: scadenza, calcolo importo, casi di esenzione e riduzione

Saldo IMU 2025: scadenza, calcolo importo, casi di esenzione e riduzione

Si avvicina la scadenza per il pagamento del saldo IMU 2025, la seconda rata dell’Imposta Municipale Propria. Per determinare l’importo esatto è fondamentale verificare le aliquote deliberate dal proprio Comune e pubblicate dal Dipartimento delle Finanze.

Chi deve pagare l’IMU

L’imposta è dovuta dai soggetti che possiedono o detengono un immobile a titolo di proprietà o altro diritto reale. In particolare, devono versarla:

  • i proprietari di immobili;
  • i titolari di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie);
  • chi detiene immobili in concessione demaniale;
  • chi ha immobili in locazione finanziaria (anche se in costruzione);
  • il genitore assegnatario della casa familiare in seguito a provvedimento del giudice.

L’IMU si applica su:

  • fabbricati (abitativi e non);
  • terreni edificabili;
  • terreni agricoli (salvo specifiche esenzioni).

IMU: cosa cambia nel 2025

La scadenza per il versamento del saldo IMU 2025 è fissata al 16 dicembre 2025.

Il pagamento va effettuato sulla base delle aliquote e dei regolamenti pubblicati entro il 28 ottobre 2025 sul Portale del Federalismo Fiscale.

I Comuni erano tenuti a trasmettere al MEF il prospetto delle aliquote entro il 14 ottobre. In assenza di una pubblicazione valida sul portale ministeriale, si applicano le aliquote di base previste dalla legge.

IMU 2025: quali immobili riguarda e quali immobili sono esenti?

L’IMU non è dovuta sull’abitazione principale non di lusso, ossia l’immobile in cui il possessore e la sua famiglia risiedono anagraficamente e vi dimorano abitualmente.

Per essere esente, l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali: A/1 – A/8 – A/9 (abitazioni di lusso)

Sono inoltre previste specifiche esenzioni, tra cui:

  • fabbricati assimilati ad abitazione principale (es. immobili di anziani o disabili ricoverati permanentemente, secondo regolamento comunale);
  • immobili dello Stato e degli enti locali destinati a funzioni istituzionali;
  • terreni agricoli:
    • posseduti e condotti da coltivatori diretti o IAP;
    • situati nei Comuni delle isole minori;
    • situati in aree montane o collinari;
    • con destinazione agro-silvo-pastorale non modificabile e proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile;
  • immobili occupati abusivamente, se il proprietario ha sporto denuncia;
  • fabbricati rientranti nella categoria catastale E/1–E/9 (stazioni, ponti, fari, opere pubbliche, ecc.).

IMU 2025: i casi di riduzioni

Viene ridotta del 50% la base imponibile su cui si calcola l’imposta in presenza di:

  • immobili concessi in comodato gratuito a genitori o figli (contratto registrato, comodante residente nello stesso Comune, non in categoria A/1, A/8, A/9);
  • immobili di interesse storico o artistico;
  • fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e non utilizzati;
  • un immobile posseduto da pensionati residenti all’estero, titolari di pensione in convenzione internazionale (riduzione applicata sull’imposta nei limiti previsti dalla normativa).

Viene invece ridotta del 25% la base imponibile su cui calcolare l’IMU per le abitazioni locate a canone concordato.

Versamento saldo IMU 2025

Per pagare l’Imposta Municipale Propria è possibile utilizzare, alternativamente:

  • il modello F24 (sezione IMU e altri tributi locali);
  • un bollettino postale dedicato;
  • la piattaforma PagoPA.

50&PiùCaf è a disposizione per effettuare le visure catastali, per la verifica degli immobili posseduti e delle risultanze catastali presenti in Anagrafe Tributaria.

Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana.

Il QUESITO della settimana

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